Peccato innocente tra le braccia della tentazione, intossicava la mente con vino diabolico. La nuda passione scivolava come un’ombra leggera, la carne ardente con un fuoco furioso.
La grazia, crocifissa dall’amore, era annegata nei sentimenti, nelle speranze unite. E la notte, stringendo i palmi scuri, nascondeva la vergogna, dai vestiti buttati via. Pazza tentazione, discendente in una spirale, strappò le catene dei sogni, l’amore inebriato, i Desideri – eccitanti con l’aroma, – spinti nella pozza della passione fatale.
Succube dei suoi caprici innaffiava la peccaminosità dei sentimenti nudi. Il polso batteva staccato nel ritmo della danza, sul ceppo del cuore in un momento di follia notturna. Semplice tenerezza, dissolvenza, imbarazzo, in un bicchiere di piacere, bevuto fino in fondo. Intrecciando corpi eccitati. L’anima volò in alto, spiegando le ali, sono divini, nascosti nell’oscurità…